Araba Fenice,
veduta parziale della mostra.
In primo piano:
Come figura d’arciere, 1993 – 2012,
bronzo,
cm 90 x 30 x 25.
Limonaia Grande, Giardino di Boboli, Firenze 2013.
“All’interno della Limonaia – un unico ambiente di 106 metri di lunghezza, conosciuto anche come nuovo Stanzone per i Vasi – l’artista ha realizzato una vera e propria ‘opera scenica’ con sculture, installazioni di luce e suono, oltre a un grande disegno di 90 metri, che rappresenta i Sette dormienti nella grotta come vuole la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze […] L’opera a parete è realizzata con una sequenza di circa 500 segni tridimensionali in resina appesi al soffitto e realizzati mescolando stoffa, gesso, pigmento rosso e foglia d’oro.”
Sergio Risaliti, Araba Fenice, inserto in cofanetto: Opera unica / Marco Bagnoli, 2014.
In primo piano il bronzo Come figura d’arciere, scultura che compare la prima volta in questo materiale nella personale Oltre il passo alla Galleria Massimo Minini di Brescia, dal 22 aprile 1997. Questa figura era apparsa comunque la prima volta l’11 marzo del 1993 nella due personali in contemporanea De Antro Nympharum in the Odyssey alla Galleria Locus Solus di Genova e alla Curt Marcus Gallery di New York. In ambedue i casi i materiali usati erano legno e rame. Sempre nello stesso anno in autunno appare in una delle mostre collaterali alla XLV Biennale di Venezia, Viaggio verso Citera / Arte e Poesia, questa volta in alabastro, rame e ferro.