Il vortice dei volti, 1987 – 1989,
legno intarsiato (cm. 90 x 50⌀), ampolla di vetro, lampada stroboscopica, suono.
L’anello mancante alla catena che non c’è, Sala Ottagonale della Fortezza da Basso, Firenze 1989.
Il vortice dei volti è realizzato per la prima volta nel 1987 ed è successivamente inserito in: L’anello mancante alla catena che non c’è, Sala Ottagonale della Fortezza da Basso, Firenze 1989.
“La Sala ottagonale comunica con l’esterno attraverso delle feritoie aperte nelle mura da cui i soldati di guardia all’interno potevano inviare ben riparati dei colpi di fucile verso chi assalisse la fortezza. Durante la mostra alla Fortezza del 1989, ponendo l’occhio a una di queste aperture si poteva dunque vedere nell’oscurità una piccola statua (un metro circa) raffigurante i profili in negativo di un vecchio e di un giovane che spiccavano dal solido di rotazione. Quest’opera era in relazione con lo stagno di mercurio nel centro della sala e alla base della Mongolfiera e con la sua incapacità di trattenere i volti specchiati. Nell’opera intravista nella feritoia, i due profili erano dunque la sintesi della molteplicità e rappresentavano un passato e un futuro non più antitetici, ma riuniti da una vista metafisica a rappresentare tutta una vita.”
[Fulvio Salvadori] Opere scelte 1975-2006, in: cat. Marco Bagnoli, 2007, p. 90.