Enel, 1976,
tombino in metallo trovato, mercurio.
Il buon luogo come modello della teoria dei colori, via delle Caserme, Pescara 1976.
“Immagine della doppia apparenza della realtà. Il tombino con la scritta Enel (doppia allusione alla Società italiana per l’Energia e all’alchimista e astrologo russo Mikhail Kariatin che negli anni venti del Novecento pubblicò i suoi libri con lo pseudonimo di Enel) fluttua con la sua pesantezza metallica sull’asfalto immerso in una pozza di mercurio, elemento che nulla trattiene, metafora ermetica del tempo.”
Fulvio Salvadori, Opere scelte 1975-2006, in: cat. Marco Bagnoli, 2007, p. 62.