Araba Fenice, 2011-2016,

onice rosa, pietra, proiezione di luce,
cm 71 x 63 x 53,

Aleph (Ali), 2022,

alabastro, gesso, madreperla, resina,
cm 140 x 140 x 2,5.

Araba Fenice A estremo tempo, Chini Museo, Borgo San Lorenzo, Firenze, 2023.

“[…] Immagini di ombre e di luce si sdoppieranno e ripeteranno, in un gioco ipnotico di fissità e movimento, al centro del quale apparirà l’Araba Fenice, la sagoma di una mitica figura che qui viene costruita nel vuoto generato dall’assemblarsi di ben tre sculture. Figura del nascere e rinascere, dell’apparenza effimera e della forma eterna, l’Araba Fenice risulta citata per la prima volta da Erodoto che nelle sue celebri Storie la descrive in questi termini: “Un altro uccello sacro era la Fenice”.
Sergio Risaliti, Araba Fenice, inserto in cofanetto: OPERA UNICA / MARCO BAGNOLI, Electa Mondadori, 2016.

 

a Galileo Chini
Caro Galileo vedendo al tua fenice mi è venuto in mente un episodio di qualche tempo fa: “Uscivo dalla mostra di Gino al Maxxi ed ecco una teca teneva un’Araba Fenice del tredicesimo secolo di autore ignoto. La fotografo veloce e vado… poi ci ripenso e il giorno dopo ritorno per vederla meglio. Ma è scomparsa. Chiedo ma niente, non c’è mai stata.

In Quel vuoto ho cavato la sua figura. Oh Gayatri! Tu hai un piede, due piedi, tre piedi, quattro piedi, non hai alcun piede (pad), così non cadi mai.

Marco Bagnoli