Nel Paesaggio di Xvarnah, 2019,

sette disegni a tecnica mista cm 39 x 32 x 4 cad.,
tavola di legno e vetro cm 4 x 200 x 40.

Galleria Christian Stein, Milano, 2022.

L’opera è costituita da una serie di sette disegni inscindibili tratti da miniature persiane custodite nel Manoscritto Nezami presso il Museo d’arte turca e islamica di Instanbul (Türk ve Islam Eserleri Müzesi) che l’artista ha ritrovato dopo una lunga ricerca.

Marco Bagnoli volge da sempre lo sguardo all’alterità, prediligendo in particolare suggestioni provenienti dal mondo indo-iranico. La commistione di elementi dalle coordinate spazio-temporali eterogenee inscrive la sua opera in una tradizione culturale di memoria rinascimentale, epoca in cui ancora arte, filosofia e scienza si nutri]ano di un dialogo reciproco.

Quella che per il mistico è visione, per Bagnoli è materia d’espressione…” ha osservato l’intellettuale toscano Fulvio Salvadori.
Fulvio Salvadori, La Luce di gloria, in: La ruota del tempo, Maschietto Editore, Firenze, 2013, p. 97.

Sono sette i disegni originali che costituiscono “Nel Paesaggio di Xvarnah”, 2019, e traggono ispirazione dai paesaggi miniati contenuti in Nezami Manuscript, antica antologia di poesia persiana del XVII secolo. “Xvarnah” (luce di gloria) è il termine di origine zoroastrista, o mazdeista, per indicare la luce che permea la terra mitica dell’origine. Per il profeta Zarathustra si tratta del solo mondo reale, quello mitico e senza tempo, che precede e sovrasta i sette mondi sensibili chiamati “keshvar”. Nel 2002 l’artista ha avuto accesso al prezioso manoscritto dando inizio a una lunga ricerca che, supportata dalle fotografie su pellicola realizzate da Attilio Maranzano, trova esito nell’opera in mostra.